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Il genitore è responsabile della dislessia?

May 18, 2021

Genetica, ambiente familiare, comportamenti hanno sempre a che fare con la dislessia.

Se pensi di avere qualche “colpa” per la dislessia di tuo figlio, metti subito da parte questa credenza negativa! I genitori, in un modo o nell’altro, influenzano sempre la vita dei figli, lasciano un’impronta. È così che funziona.

Ma parlare di “colpe” è sbagliato, sarebbe come dire che i genitori sono la causa unica e diretta di tutti i mali… Questo non è vero, e devi immediatamente smettere di pensarlo. 

Quindi, come si collega la dislessia alla figura del genitore? E cosa possono fare mamma e papà per affrontare in maniera sana la dislessia?

Tanti genitori mi hanno posto queste domande, scopriamolo insieme.

 

La dislessia “viene” per colpa dei genitori?

Ad oggi, la scienza non è riuscita a stabilire con chiarezza quali sono le cause della dislessia. Ma qualcosa di certo c'è, e non riguarda solo l’ambito della dislessia. 

Ci sono dei fattori esterni che hanno un impatto sui figli. 

1 - La Genetica. I genitori trasmettono ai figli il proprio DNA: possono tramandare le caratteristiche più disparate, dagli occhi azzurri alla miopia, così come le difficoltà di lettura. Infatti molti genitori che abbiamo seguito, ci confermano che, anche se non sono dislessici certificati, da ragazzi hanno avuto molte delle difficoltà che vedono nei propri figli.

2 - L’Ambiente. Il contesto in cui si vive condiziona per forza la nostra esistenza. Per esempio: le difficoltà linguistiche dei genitori possono riflettersi sui bambini; la mancanza di interesse verso la lettura può far passare il messaggio che leggere non è importante; condizioni di vita disagiate non favoriscono il pieno sviluppo del potenziale dei più piccoli, e così via…

3 - I Comportamenti. L’atteggiamento dei genitori, dei conoscenti e degli insegnanti verso i dislessici hanno un impatto enorme sia sulla sfera emotiva che sulle abilità pratiche. Vivere in un ambiente negativo stronca la serenità del dislessico e genera ansia. Allo stesso modo, un ambiente iperprotettivo può essere dannoso perché toglie autonomia e motivazione. 

È importante capire tutto questo per comprendere che in famiglia non esistono colpe

Semmai, esistono delle responsabilità, cioè un legame tra l’ambiente familiare e le difficoltà dei figli.

E questa è una bella notizia, perché alle colpe c’è poco rimedio, mentre sulle responsabilità si può lavorare con azioni concrete.

 

Azioni concrete per aiutare tuo figlio

Da dislessica che da anni, ogni giorno si occupa dei ragazzi dislessici e delle loro famiglie, posso dirti che ci sono almeno 5 azioni concrete da fare per relazionarsi in maniera corretta e sana con la dislessia.

Ecco cosa dovresti fare da subito, se sei genitore di un bambino dislessico.

  1. Avere un rapporto attivo e selettivo con la scuola.
  2. Insegnare a tuo figlio a essere autonomo.
  3. Trovare strategie efficaci per risolvere alla radice le difficoltà della dislessia.
  4. Fargli capire che lo ami indipendentemente dai risultati scolastici
  5. Credere fermamente in lui.

Fare una cosa su cinque non basta: occorre seguire con impegno tutte le 5 fasi.

Certamente è uno sforzo, ma è uno sforzo concentrato in poco tempo che porterà tante soddisfazioni e serenità nelle vostre vite.

Se invece decidi di non fare nulla per la dislessia di tuo figlio, allora passerai i prossimi anni a fare queste cose qui: 

  • stare dietro ai compiti ogni benedetto pomeriggio; 
  • gestire le lamentele degli insegnanti; 
  • subire le crisi emotive di tuo figlio;
  • preoccuparti perché, da adulto, non riuscirà a trovare lavoro;
  • soffrire perché senti che tuo figlio soffre.

Serve aggiungere altro?

Scegliere la scuola giusta

La prima cosa di cui occuparti è scegliere la scuola più adatta per tuo figlio. La scuola ideale non è quella più comoda o vicina a casa, ma è quella che adotta un approccio positivo alla dislessia, dove gli insegnanti sono veramente consapevoli del valore dei ragazzini dislessici.

Per scoprirlo, basta richiedere un appuntamento con i dirigenti scolastici e chiedere come si occupano degli studenti dislessici. Facendo delle domande precise, potrai raccogliere tutte le informazioni necessarie per scegliere la scuola più in linea con le esigenze di tuo figlio.

Allo stesso tempo, devi capire che la scuola non può risolvere le difficoltà di apprendimento di tuo figlio.

Il sistema scolastico non è pronto a fornire diversi metodi di lettura e di studio personalizzati per ogni studente e probabilmente non lo sarà mai.

Quindi, l’altra azione fondamentale da fare, da genitore, è quella di cercare un professionista capace di risolvere alla radice le difficoltà legate alla dislessia una volta per tutte.

 

Comportamento della famiglia

Il secondo aspetto fondamentale per un genitore è essere una guida per il proprio figlio. Questo significa che il genitore non deve svolgere i compiti e i vari incarichi al posto del figlio, ma deve dargli la possibilità di imparare le strategie e il metodo corretto per essere autonomo. Perché l’autonomia è il regalo più grande che un genitore può dare a suo figlio.

Questo richiede un atteggiamento positivo e fiducia. Da genitore, non puoi passare tutta la vita a rimuovere i pericoli dalla strada di tuo figlio, né a risolvere i problemi al posto suo.

È molto più sano e produttivo far capire a tuo figlio che:

  • ha tutte le risorse di cui ha bisogno per realizzare qualunque cosa, perché non è inferiore a nessuno;
  • Il beneficio di occuparsi in autonomia delle cose che lo riguardano, che si tratti dei compiti o di riordinare la cameretta;
  • Il beneficio di essere sicuro di sé e credere nelle proprie capacità, che sono straordinarie anche per merito del suo stile di pensiero.

Per fare questo, bisogna imparare a comunicare in maniera costruttiva, offrire gli strumenti mentali e materiali, stabilire delle regole chiare e condivise, e ovviamente dare il buon esempio.

Ho scritto un articolo sull’autonomia nello studio per i dislessici in cui troverai molti spunti utili su cosa fare e come relazionarti con tuo figlio.

 

La risoluzione della dislessia

Una scuola inclusiva e un ambiente familiare stabile sono già un ottimo punto di partenza per aiutare tuo figlio ad approcciarsi con positività alla dislessia. Ma non è abbastanza.

Nessun insegnante e nessun genitore sarà mai capace di fare tutto ciò che serve per eliminare definitivamente le difficoltà della dislessia. Perché? Be’, perché semplicemente non ha le competenze per farlo.

Perciò, è fondamentale trovare un professionista in dislessia formato per aiutare tuo figlio. 

Esistono tanti specialisti bravi e molti percorsi diversi, ma i metodi risolutivi per le difficoltà di lettura e comprensione della dislessia sono più unici che rari.

Per questo ho creato DysWay, il metodo di lettura e studio per i dislessici come me.

Con questo metodo, sono riuscita a risolvere alla radice le mie problematiche di lettura e comprensione, e così ho scoperto finalmente il piacere di leggere e studiare.

Questo era il vero tassello mancante nella mia vita: essere autonoma nella lettura, per non perdermi le opportunità di crescita, sia culturale, che emotiva.

Successivamente non ho potuto fare a meno di condividerlo con altri dislessici come me, i quali hanno raggiunto lo stesso traguardo.

Non è forse questo il desiderio di ogni genitore?

 

Cecilia Cruz