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Chi "cura" la dislessia?

Oct 31, 2017

In realtà questa domanda non è posta in maniera corretta. Infatti, come leggerai all'interno di questo articolo, la dislessia non è una malattia, ma una particolare caratteristica del cervello. Esistono comunque diverse figure professionali che si occupano di assistere e accompagnare il bambino, ragazzo o adulto dislessico. Tutto sta nel capire in quali ambiti operano questi professionisti e quali risultati possono far ottenere al tuo bambino.

Ecco cosa troverai all'interno di questo articolo:

Le cause della dislessia

Secondo Coltheart (1999) le cause della dislessia sono per il 60% organiche e per il 40% di tipo educativo, da ricondurre in gran parte al fatto che gli studenti dislessici sono spesso colpevolizzati anziché aiutati: arrivare a chiedersi chi “cura” la dislessia è legato proprio a questo concetto.

Le cause organiche non sono ancora completamente note, ma rimane il fatto ormai confermato dalla scienza che la dislessia NON è una malattia, bensì una particolare caratteristica che consente alle persone di pensare attraverso le immagini invece che attraverso il linguaggio verbale, che causa difficoltà nella lettura e nella scrittura a scuola.

Il Neuropsichiatra

È un medico specializzato che si occupa di certificare se tuo figlio è dislessico, tramite una procedura specifica che coinvolge anche altri professionisti. A volte queste figure assistono i bambini dislessici anche dopo la certificazione per limitare le ripercussioni psicologiche dovute ad un sistema scolastico inadeguato rispetto alle necessità dei ragazzi con questa particolare caratteristica. Infatti la difficoltà di lettura (dislessia), di scrittura (disgrafia e disortografia) e di calcolo (discalculia) provocano problemi di autostima.

Il Logopedista

Il logopedista è definito dal decreto ministeriale del 14 settembre 1994 n. 742 come “l’operatore sanitario che, svolge la propria attività nella prevenzione, nella valutazione e nel trattamento riabilitativo delle patologie del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica” e questo significa che collabora con lo psicologo e il neuropsichiatra per formulare la certificazione di dislessico. Inoltre accompagna il bambino nello sviluppo del linguaggio (un problema spesso correlato alla dislessia) e insegna il corretto utilizzo degli strumenti compensativi.

I doni della dislessia

Allora chi può aiutare mio figlio? Se adesso è questa la tua domanda ci sono importanti aspetti che devi sapere. Infatti a fronte dello svantaggio dovuto alle difficoltà di lettura e scrittura, i bambini dislessici già da piccoli hanno la capacità di organizzare i pensieri ad una velocità fuori dal comune: addirittura dalle 200 alle 4000 volte più velocemente che un bambino non dislessico.

E con il metodo giusto tuo figlio può accedere a questo enorme potenziale ed usarlo sistematicamente nelle sue attività scolastiche.

La storia è piena di personaggi che confermano che i dislessici sono mediamente più intelligenti degli altri e che hanno tutte le carte in regola: Henry Ford, Albert Einstein, Hanry Winkler (il famoso Fonzie, protagonista della serie Happy Days) sono solo alcuni dislessici famosi di successo.

L'iter di certificazione

Per sapere se tuo figlio è dislessico puoi rivolgerti a uno specialista che ti rilascerà la certificazione della dislessia.

Tu: Dopo cosa accade? Chi "cura" la dislessia di mio figlio?

Come ho già detto negli anni passati si è spesso fatto ricorso prevalentemente alla logopedia per fronteggiare il disturbo, visto che i bambini dislessici presentano, come primo sintomo, difficoltà a separare i fonemi in ciascuna parola.

In seguito si è unito il lavoro degli psicologi e neuropsichiatri.

Queste figure sono diventate essenziali non tanto per trovare una soluzione alla dislessia, piuttosto per "curare" le conseguenze psicologiche causate dai retaggi culturali del passato e dal modo di trattare i bambini dislessici nel mondo della scuola.

Gli strumenti Compensativi

Anche gli strumenti compensativi spesso sono indicati come "cura" o soluzione alle difficoltà dovute alla dislessia. In realtà sono dei "trucchi" che in effetti permettono a tuo figlio di evitare alcune difficoltà, ma non le risolvono definitivamente.

Ridurre il disagio dei bambini dislessici concedendogli più tempo per svolgere i compiti, utilizzare strumenti informatici dotati di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, utilizzare strumenti informatici come dei CD Rom interattivi è solo una parte della strategia.

Se questi strumenti non sono accompagnati da un metodo di studio specifico, non hanno nessuna efficacia a lungo termine.

Guardando in prospettiva, pensi che nella vita qualcuno gli farà degli sconti perché è dislessico?

Avrà un insegnante di sostegno a lavoro?

Io, che sono dislessica, non ho mai ricevuto trattamenti di favore, anzi il più delle volte sono stati anche molto crudeli.

Inoltre i risultati che di solito si ottengono con gli strumenti compensativi sono solamente un leggero miglioramento nell’accuratezza della lettura (leggere senza fare errori), mentre sono quasi a zero nell’incremento della velocità di lettura, che resta sempre inferiore rispetto a quella dei ragazzi di pari età.

Forse ti stai chiedendo perché tuo figlio non riesce a fare progressi sotto questo aspetto?

Non è certo colpa sua!

Il problema è che per arrivare a leggere come sta facendo con gli strumenti che gli hanno fornito fino ad oggi tuo figlio deve fare ricorso a tutta la sua concentrazione e memoria.

E questo gli provoca mal di testa e confusione. Per facilitare un corretto inserimento scolastico, favorire una piena espressione sociale e aiutare tuo figlio a sviluppare a pieno le sue potenzialità e talenti è di fondamentale importanza.